Ho sempre pensato che, per un direttore IT, conoscere bene il core-business dell'impresa per la quale si lavora fosse un punto di forza perché la conoscenza dei processi specifici unita alla competenza tecnologica dovrebbe favorire l'individuazione di una strategia IT e facilitare quel guizzo mentale che permette di cogliere le opportunità emergenti nei due campi.
Uso il condizionale perché, con sorpresa, ho scoperto in questi giorni che ci sono CIO, anche di aziende importanti, che non la pensano affatto così.
La loro posizione è più o meno questa: "Io sono un informatico e devo essere in grado di lavorare per qualsiasi tipo di azienda, non mi interessa conoscere più di tanto come si sviluppa l'attività della mia compagnia, mi occupo di sistemi, di reti, diITIL, di architetture..."
Non sono d'accordo con questa impostazione: la mia esperienza va in direzione completamente contraria. La conoscenza dei processi, la vicinanzaculturale con gli altri manager della prima linea, la capacità di ascoltare e condividere la terminologia sono fattori che valgono da soli più della metà della competenza di un direttore IT.
Vedo marcati con un flag giallo simbolo di -criticità- i progetti gestionali gestiti da questo tipo di manager asettici.