Sicuramente. Ma includere fra questi anche quello di direttore dei sistemi informatici, mi sembra più che altro una provocazione.
CIO Magazine pubblica un articolo e un quiz per misurare quanto sei estremo.
Il punto di partenza è basato sulla quantità di ore di lavoro per settimana e sulla tua personale percezione di appartenere alla categoria degli "estremi".
Io ho provato, ma ho capito subito di essere fuori gioco perchè lavoro meno di 60 ore/settimana (!) ( inoltre non ho barrato la casella che dice che la mia famiglia va a rotoli per colpa del lavoro).
Sono stato classificato insieme al 43% come "E lo chiami lavoro?", contro un 48% di "Maniaco del lavoro". Il rimanente si divide tra chi è "estremo come un gelato alla vaniglia" e chi è veramente "estremo" (5%).
Comunque le possibili motivazioni proposte per ritenere che il proprio lavorare è "estremo" sono le seguenti:
- flusso di lavoro imprevedibile
- ritmi veloci e scadenze rigide
- eccessiva responsabilità dovuta a più compiti
- attività di lavoro fuori dall'orario normale
- necessità di dare disponibilità 24/7
- responsabilità inerenti profitti e perdite
- responsabilità di reclutamento e guida di persone
- grande quantità di lavoro
- eccessiva quantità di relazioni dirette da gestire
- presenza fisica nel posto di lavoro per più di 10 ore al giorno.
Io ho sempre dubitato dell'effettiva necessità di passare le notti al lavoro.
Salvo periodi ben limitati, situazioni di emergenza o eventi eccezionali, spesso, dietro queste situazioni, si nasconde una lacuna organizzativa, una incapacità a delegare, una cattiva pianificazione, una fuga da altri problemi riguardanti la sfera personale (affettiva o psicologica).
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