mercoledì 6 giugno 2007

Parlare male del capo

Parlare male del capo, per me e per chiunque lavora, è uno sport irrinunciabile, almeno tanto quanto parlar male del governo!
Ma poiché anch'io faccio il capo sono interessato al giudizio degli altri.

Non sorprendono quindi i risultati di un'indagine di OD&M sul clima aziendale.

Giudizio Lavoratori
Totale Insoddisfatti Soddisfatti
COME VALUTI I TUOI CAPI ?


Scarsi 51,1% 72% 34%
Sufficienti 27,4% 18% 35%
Ottimi o buoni 19,7% 7% 30%

Più della metà dei lavoratori pensano che i propri capi siano "scarsi"!
E, anche se l'opinione è influenzata dalla personale soddisfazione dell'intervistato (o non soddisfazione), la percentuale di chi ritiene il capo "ottimo" è meno di un terzo.

Giudizio Area
IT Marketing
comu. e comm.
Ammin.
ris.uma.
Ricerca
sviluppo
COME VALUTI I TUOI CAPI ?


Limitata capacità di gestione dei collaboratori 58% 42% 54% 57%
Sufficiente capacità di gestione dei collaboratori 23% 29% 25% 23%
Ottima capacità di gestione dei collaboratori 17% 22% 19% 19%
Non so 2% 1% 2% 1%

La parte che mi interessa di più è la colonna IT ed è molto deludente!

Quello che mi colpisce è che proprio nello stesso giorno, appaiono i risultati di un'altra indagine IDC, a lato di una CIO Conference dove si è discusso dell'evoluzione del ruolo.

Le conclusioni sono che: "
Il CIO deve saper gestire le risorse interne, comunicare, creare sistemi IT adattabili, collaborare con i responsabili di business, variabilizzare i costi IT: quasi tutti compiti gestionali, più che tecnici. "Emerge un ruolo in divenire, un CIO proattivo che deve anche saper promuovere l'innovazione".

Difficile realizzare questi piani se non si è capaci di gestire il clima aziendale.
Si potrebbe concludere che i CIO percepiscano se stessi in modo piuttosto ottimistico rispetto alle valutazioni dei loro diretti collaboratori.
Occorre riflettere su questo dato.

Riferimenti esterni.
Repubblica:
http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/notizie/dettaglio/Dirigenti-e-quadri-bocciati-dagli-italiani-Non-sanno-gestire-i-collaboratori/2290758

Computerworldonline:
http://www.cwi.it/showPage.php?template=articoli&id=17699

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Un giorno per caso ho letto il tuo post sul cibo. Oggi sono tornata sul tuo blog, in un momento di pausa per "sbollire" la rabbia verso il capo. La mia situazione è precaria e quindi evito di parlar male del capoagli altri.
Ma poi,come oggi, gli dico in faccia quello che penso. Lui capisce, è un uomo intelligente e sensibile, ma spesso nella gestione dei suoi collaboratori sceglie il proprio utile e tira l'acqua al suo mulino.
Spesso i risultati dello staff non sono oggettivi e vengono interpretati a favore di chi sa meglio ingraziarsi il capo. Io credo che il problema quindi non sia l'incapacità. Il problema sono le scelte del capo, spesso motivate dalle sue attese di apprezzamenti e adulazioni. Non si riesce a lavorare in modo asettico: ognuno "vive" il proprio lavoro con una serie di emozioni difficilmente catalogabili con le statistiche.
Un capo "idiota" a volte ti fa sorridere. Un capo che sa come farti soffrire ti fa arrabbiare.
Il capo, spesso, per arrivare dov'è ha subito umiliazioni, è stato stressato, ha dovuto ingoiare rospi. E adesso tratterà i suoi collaboratori come è stato trattato lui.

Vincenzo Trichini ha detto...

Beh! Comunque sia ne viene fuori un profilo inquietante di una persona immatura e con evidenti propensioni al "nonnismo". Sembra un bullo più che un capo, quello che trattegi.

emiliano ha detto...

Salve Dr.Trichini.
Mi chiamo emiliano,leggo spesso le sue idee con passione.
Che belli i tempi in cui studiavo all'università i concetti e le variabili di Organizzazzione!!!
La ricerca sul grado di insoddisfazione dei capi è interessante come il suo risultato.
E non è poco!!Dal punto di vista sostanziale si potrebbero fare molte considerazioni importanti.
Condivido La soluzione che dai nel tuo post "quando il problema stà nel manico"...agire su se stessi con consapevolezza(mi sa che è l'unica).
Mi piacerebbe interagire spesso nei suoi post ma a volte è la pigrizia o il tempo necessario che non c'è.
Organizzare e innovare(con l'it)rappresentano le variabili fondamentali di cui si ha bisogno,nel business come nella vita...
Spero di leggere ancora i suoi appunti utili..grazie Saluti...