mercoledì 22 dicembre 2010

HAMBURG SUD, ACCORDO SUI TAGLI A GENOVA

21 dicembre 2010 Secolo XIX

LA RIORGANIZZAZIONE

HAMBURG SUD, ACCORDO
SUI TAGLI A GENOVA

L’emorragia di occupati a Genova nel settore dello shipping continua. Ieri è stato raggiunto un accordo sindacale per l’esubero di undici dipendenti di Hamburg Sud, la compagnia tedesca che ha chiuso la direzione regionale per il Mediterraneo che aveva sede nel capoluogo ligure. I sindacati possono consolarsi per aver limitato i danni. L’azienda aveva cominciato a ottobre con una richiesta per 50 esuberi, che poi sono stati ridotti a 22 quando, lo scorso 11 novembre, è stata avviata la procedura di mobilità. Infine l’accordo di ieri, approvato quasi all’unanimità dall’assemblea dei lavoratori, ha ulteriormente dimezzato il numero.

«Il sindacato, col beneplacito dell’azienda, è riuscito ad ottenere - affermano le rappresentanze sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti che hanno firmato l’accordo - l’apertura del part-time per 11 posizioni. Abbiamo così potuto chiudere con una richiesta per 11 esuberi. Visto che è stata decisa l’uscita incentivata, altri lavoratori potrebbero scegliere di lasciare l’azienda accettando l’incentivo al posto di quelli previsti».

Secondo i sindacati, la scelta dell’azienda non è dovuta alla crisi economica. Si è trattato invece di una ristrutturazione a livello mondiale da parte del quartier generale di Amburgo. Hamburg Sud ha deciso di razionalizzare le proprie sedi, riducendo le regioni di riferimento da 8 a 5. Genova non è quindi più il centro per tutto il Mediterraneo e alcune funzioni che venivano svolte nel capoluogo ligure sono state trasferite ad Amburgo. Resta a Genova la parte di agenzia marittima. La sede genovese diventa comunque capo area per il Mediterraneo Occidentale, con competenza su Italia, Francia, Spagna e il Nord Africa dal Maghreb alla Libia compresa. I sindacati riconoscono ai vertici genovesi l’impegno per raggiungere l’accordo, che li ha portati più volte fino ad Amburgo per le trattative. «Non è stato un caso eclatante come quello di Maersk», spiegano.

Le speranze per i dipendenti in esubero sono adesso legate alla cassa integrazione. I sindacati hanno chiesto alla Regione Liguria se c’erano fondi e, ottenuto una risposta affermativa, hanno deciso di fare domanda per accedervi. «Vedremo se è possibile attingere ai fondi. Abbiamo deciso di inviare una lettera per chiedere alla Regione un anno di cassa integrazione in deroga. Non è molto da un punto di vista della remunerazione, ma permetterà ai lavoratori, se lo desiderano, di restare ancorati all’azienda e di essere reintegrati se dovessero aprirsi di nuovo prospettive di occupazione».

Tre anni fa Hamburg Sud aveva acquisito la compagnia genovese Costa Container Lines.

martedì 21 dicembre 2010

La differenza fra Regione ed Area

Dopo oltre un anno, torno a movimentare questo mio Blog.

HAMBURG SUD si ristruttura e la sede di Genova ne è coinvolta.
Riporto qui le precisazioni dell'Amministratore Delegato a seguito dell'articolo del SECOLO XIX dove c'erano degli errori.

In riferimento alle notizie diffuse da fonte sindacale relative alla riorganizzazione della sede di Genova, l’amministratore delegato di Hamburg Süd Italia, Giuseppe Godano, «precisa anzitutto che non è vero che le persone impiegate nell’ufficio Hamburg Süd di Genova sono 58, ma 120. Secondo la direzione aziendale, la ristrutturazione è conseguenza di una riorganizzazione a livello mondiale. Infatti, si passerà a una gestione generale tramite cinque “Region”, al posto delle attuali otto. Il Mediterraneo verrà accorpato alla “Region” Europa, con sede ad Amburgo. Quindi: nessun atto ostile nei confronti di Genova, «città alla quale l’azienda è profondamente legata» (l’Italia, tra l’altro, è per Hamburg Süd il Paese principale del bacino Mediterraneo), ma un normale avvicendamento di sedi e responsabilità globali dettate, soprattutto, da sinergie gestionali. Per l’azienda, non è vero che “Hamburg Süd elimina Genova dalla cartina delle proprie strategie internazionali”; prova ne sia che pur abbandonando lo status di “Region”, Genova sarà la sede della costituenda “Area West Mediterranean”, con responsabilità dell’operatività aziendale in Italia, Spagna, Portogallo, Sud Francia, Marocco, Algeria, Tunisia e Malta. Infine, l’azienda conferma che è stato avviato un fattivo processo collaborativo con i locali rappresentanti sindacali per ridurre il più possibile l’impatto negativo a livello occupazionale».

Le 58 persone sono quelle impiegate nella “Region”, ci scusiamo per l’errore. Nessuno ha parlato di ostilità nei confronti di Genova, ma rimane il fatto che la riorganizzazione porterà una compressione degli organici e del perimetro geografico di riferimento dell’ufficio genovese.