giovedì 5 aprile 2007

Come personalizzare un colloquio

Devo riconoscere che selezionare il personale da assumere nel reparto ICT è, per me, una delle parti meno gratificanti del mio lavoro.
Il primo ostacolo è preparare una adeguata inserzione. Si vorrebbe infatti avere un numero di risposte non troppo alto nè troppo basso. Ammetto candidamente che in una occasione ho avuto zero risposte. Se la figura che avevo (obbligato) tratteggiato fosse esistita, col cavolo che sarebbe venuta a lavorare per una medio piccola azienda genovese!
Altre volte hanno risposto in centinaia compresi sedicenti poeti e pittori che volevano inventarsi sistemisti.

Poi la scrematura in base ai CV ricevuti, con il timore di scartare il genio nascosto.
A seguire l'agenda degli appuntamenti e infine la gestione del colloquio vero e proprio.

Per ovviare alla sempre possibile fregatura di una cattiva valutazione delle capacità professionali e comportamentali delle persone che si stanno intervistando, ho, nel tempo, messo a punto alcune semplici regole che ultimamente mi sono state molto utili e mi hanno permesso di fare selezione anche con candidati dall'altra parte dell'oceano Altantico, via Skype.

Primo passo normalizzare le informazioni.
Al canditato, dopo averlo messo a suo agio, chiedo di riepilogare il CV sottoforma di uno schema precompilato che mi permetterà dei confronti semplificati.
Chiedo inoltre di autovalutarsi su ogni item della conoscenza.
Per puro esempio:
Conoscenza della teoria delle reti (niente/qualcosa/buona/eccellente)
Capacità di configurare il database SQL (niente/qualcosa/buona/eccellente)
...

Non basta, perchè il metro, l'unità di misura, è soggettiva. Ci sono persone prudenti che definiscono di sapere qualcosa mentre sono decisamente competenti e altre che la sparano più alta che possono.
A questo punto entra in ballo il test. Mi faccio aiutare dal responsabile dei sistemi o dello sviluppo software, a seconda della figura da selezionare e su ogni argomento rilevante al profilo si sottopone il candidato a domande (già stabilite, ma poi qualcosa si personalizza al volo) che mirano a verificare quanto pesare la sua "unità di misura". La cosa sembra funzionare.

Io mi rifiuto di fare la sommatoria pesata totale, perchè la valutazione finale deve considerare anche aspetti soft non qualificabili, ma ridurre la lista a quei due, tre nomi da sottoporre al rush finale è fatta. A quel punto uno qualunque dei tre mi dà una sufficiente sicurezza di competenza.

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