venerdì 4 maggio 2007

Sistema di controllo

Uno dei primi modelli rappresentativi di un sistema informativo è stato quello di Forrester.
In realtà la sua analisi è molto più generale, ma in quanto applicabile anche al sistema azienda, ha rappresentato un punto di riferimento anche per i sistemi informatici.
Stiamo parlando del 1961 (Industrial dynamics) e, per quanto si potesse essere lungimiranti, non c'erano gli elementi tecnologici e scientifici per ipotizzare la complessità informatica che si sarebbe sviluppata nei futuri cinquant'anni.

Per questo motivo lo schema proposto, che ricorda molto da vicino la "teoria dei controlli" e la logica del feedback dei processi di automazione, sembra inadeguato a rappresentare l'interazione di un SI in una azienda del terzo millennio.
Ma i modelli matematici, in quanto rappresentazione parziale della realtà, possono comunque dare una indicazione utile focalizzando una specifica prospettiva.
Questo per dire che là dove il SI viene utilizzato come strumento di feedback del business (strumenti decisionali), il modello di Forrester è sempre valido.
Il concetto è che ci sono delle attività che impiegano delle risorse per essere eseguite, che devono essere tenute sotto controllo.
Deve essere inserita una sonda che analizza i risultati ottenuti. La sonda può essere una struttura di dati. L'attività di controllo baserà la sua logica tenendo conto delle sorgenti di informazioni che generalizzando al massimo sono, il feedback dai risultati correnti, gli interventi consentiti (vincoli) e gli obiettivi dichiarati. Infine il sistema di controllo non può prescindere dall'analisi delle variabili d'ambiente che condizionano il sistema.
Il risultato di questa elaborazione andrà ad influenzare le risorse impiegate per l'esecuzione delle attività critiche.

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