mercoledì 8 agosto 2007

Trattativa cessione Costa Container Lines

LACOMPAGNIA GENOVESE VICINISSIMA ALLA CESSIONE

Sirene tedesche per Costa Container

Trattativa avviata con Hamburg Süd. Ma la famiglia Orsero non abbandonerà lo shipping.

GENOVA. Il contratto non è ancora stato firmato. Ma, secondo quanto risulta al SecoloXIX, lacompagnia di navigazione tedesca Hamburg Süd ha avviato una seria trattativa per l’acquisizione della genovese Costa Container Lines (CCL) controllata dalGF Group della famiglia Orsero.

Le prime indiscrezioni sono confortanti per l’azienda ligure, che rappresenta una valida realtà alla quale già in passato si erano interessati alcuni operatori del settore. Oggi a farsi avanti è una grande società nord europea interessata all’acquisizione anche e soprattutto perché non dispone di una significativa presenza nel Mediterraneo. Un aspetto di rilievo, per il quale l’eventuale acquisizione sarebbe di grande valore aggiunto per entrambe le imprese.

Sulla base quindi di una prospettiva di sviluppo, la famiglia Orsero ha deciso di iniziare una trattativa che potrebbe portare all’acquisizione di Costa Container Lines e della maggioranza delle sue partecipate da parte di Hamburg Sud. Si tratta di un interlocutore di primissimo livello, 17° nel ranking mondiale delle compagnie di linea container, che appartiene ad un grande gruppo industriale, Dr Oetker, tra l’altro presente in Italia come proprietario dell’aziendaCameo, leader nei settori dei prodotti da forno,dolcificanti, caffè e cacao in polvere. Il dna della compagnia di Amburgo è simile a quello della società genovese, perché opera prevalentemente sulle linee Nord/Sud ed ha grande presenza e specificità nei traffici frigoriferi.

Non avendo strutture in Italia, attraverso l’acquisizione di Ccl, la Hamburg Süd sarebbe intenzionata a costituire a Genova la sede per tutte le sue attività in Sud Europa, rafforzando il ruolo di Costa Container Lines con l’espansione in nuovi mercati, quali il Mar Nero, India/ Pakistan, Costa Ovest del Sud America.

La cessione non è stata ancora né formalizzata né concordata, quindi la trattativa e la ‘due diligence’ sulle attività di CCL continueranno per un periodo abbastanza lungo.

Il fatto che la trattativa riguardi due società in buona salute che non potranno trarre che benefici dalla loro integrazione è testimoniato dal fatto che Ccl sta procedendo ad un piano di rinnovamento della flotta che ne incrementerà la capacità del 35%. Un paio di settimane fa i cantieri navali polacchi S.S. Nowa di Stettino hanno consegnato alla compagnia la portacontenitori CalaPancaldo.

La nuova costruzione, che ha una portata lorda di 37.180 tonnellate, è lunga 205metri,ha velocità di esercizio di 22 nodi di velocità e capacità nominale di 2.800 contenitori.

La nave batterà bandiera italiana e partirà nei prossimi giorni alla volta del Sud America al comando del capitano Vincenzo Scotto di Fasano. La nuova costruzione è la prima di quattro navi gemelle da 2.800teu (più altre due da 1.700 teu) che la società genovese commissionò ai cantieri polacchi tre anni fa, per un valore di circa 240milioni di dollari. La Cala Pancaldo rappresenta una svolta quantitativa e qualitativa per l’azienda, che con questo size di navi crescerà di un terzo la capacità nei servizi tra il Mediterraneo e la Costa Est del Sud America. Salvo passare a navi ancora più grandi ove si realizzasse l’integrazione con Hamburg Süd. Oggi Ccl opera con navi a noleggio di circa 2.000 teu. La progressiva sostituzione di queste navi con le nuove costruzioni da 2.800 teus nei collegamenti fra il Mediterraneo e la costa est del Sud America comincerà nei prossimi giorni. Come la maggior parte degli operatori di linea, anche Ccl ha avuto un deludente 2006, ma già quest’anno dovrebbe chiudere nuovamente i conti in utile. Nei primi sei mesi del 2007 Ccl ha trasportato oltre 180.000 teu di carico ed alla fine dell’anno prevede di arrivare a quota 380.000 teu, mentre il fatturato supererà i 400 milioni di euro.

Dopo le nuove costruzioni giapponesi acquisite lo scorso anno con contratti di noleggio decennali, l’ingresso nella flotta Ccl delle portacontainer polacche rappresenta un evento significativo. Complessivamente, le navi ordinate da Ccl in Giappone ed in Polonia negli ultimi tre anni sono state dieci: quattro portacontainer da 1.600 teu consegnate fra il 2006 ed il 2007; quattro portacontainer da2.800 teu,di cui la Cala Pancaldo è la prima, in consegna fra 2007 e 2008; due portacontainer da 1.700 teu (con ben 400 prese per container frigo) per consegna a fine 2008.

In pochi anni la compagnia genovese, che ha sede alla Fiumara, ha scalato la graduatoria mondiale insediandosi fra le prime trenta del mondo, con una flotta che ha adesso raggiunto le 30 navi. Un buon affare per Hamburg Süd, se la trattativa avrà buon esito. In ogni caso, gli Orsero non intenderebbero uscire dallo shipping in quanto manterrebbero la proprietà di tutte le navi, Cala Pancaldo inclusa, così come del contratto di nuove costruzioni in corso in Polonia per altre cinque navi. Naturalmente anche il terminal di Vado rimarrà saldamente nelle mani della famiglia Orsero.

GIORGIOCAROZZI

Articolo integrale tratto dall'edizione odierna de IL SECOLO XIX

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