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La grossa novità è che la rappresentazione di numeri ed informazioni non coinvolge più la tecnologia meccanica.
Questa rivoluzione è dovuta all'introduzione di nuovi dispositivi chiamati valvole elettroniche (mi sento vecchio: erano argomento di studio nei miei corsi alle medie superiori, a cavallo degli anni 60-70!!).
Grazie a questa innovazione si ottenne un aumento della velocità di calcolo arrivando a 300 moltiplicazioni al secondo, contro una al secondo dei calcolatori elettromeccanici.
Sembra e fu un grande passo in avanti, ma:
- Peccato che ENIAC occupasse 180 Metri quadrati!
- Poteva risolvere un problema per volta!
- Per predisporlo ad un uso diverso rispetto al precedente, occorreva modificare manualmente la posizione dei fili elettrici!
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Viene considerata il vero prototipo dei calcolatori moderni.
Infatti si basa sul concetto di programma memorizzato.
Vuol dire che registrava non solo i dati da elaborare ma anche le istruzioni per il proprio funzionamento, istruzioni espresse in formato numerico.
Nel 1952 il progetto EDVAC viene completato e in contemporanea arrivano altri sistemi simili.
Il calcolatore esce dall'ambito scientifico e soppianta le macchine elettromeccaniche che intanto avevano preso spazio nelle industrie
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