venerdì 5 gennaio 2007

I buoni propositi di un CIO, per l'anno 2007

I consigli vengono da Gartner e sono diretti ai responsabili dei sistemi informativi.

Il primo di questi consigli appare un po' buffo, perchè presuppone un rapporto azienda-dipendente molto maturo . Infatti l'elenco comincia con la predisposizione

di un piano di successione per la prossima leadership IT.

Insomma sta dicendo, "Cari CIO, state invecchiando, avete cominciato a lavorare quando l'informatica richiedeva attitudini e conoscenze ora obsolete, non siete prorio all'altezza di quanto richiede oggi il mercato. Facciamo così, individuate, un possibile successore che abbia 40-45 anni, fatelo crescere, formatelo, meglio se donna, meglio se conosce il business e sappia gestire i "cambiamenti", e poi (questo non lo dice ma sembra la logica conseguenza) mettetevi da parte.


Io veramente, a me stesso e agli altri CIO, direi:
"Non tirare i remi in barca, dieci, otto anni di lavoro prima della pensione, sono tanti. Se sei lì è perchè, hai saputo rinnovare le tue conoscenze e competenze almeno due volte, da quando sei uscito, forte di grandi speranze dai corsi scolastici. Non ti sei mai tirato indietro, quando si è trattato di aggiornarti, di approfondire, di ascoltare, di autovalutarti.
L'informatica è di fronte a una nuova svolta? Bene, tu sei lì, pronto, con pazienza e lucidità, la tua esperienza vale oggi più di ieri. C'è bisogno di te



Comunque, tratte da Computerworld-online, ecco i suggerimenti:

Cose da iniziare a fare

1) Creare un piano di successione per la prossima leadership IT.

2) Tenere traccia e migliorare la sostenibilità ambientale dell'IT, sul piano dell'efficienza elettrica, del riclicaggio, la gestione del ciclo di vita degli apparati, la scelta dei fornitori, e riducendo i viaggi.

3) Identificare e offrire incentivi ai veri innovatori, proprio perché occorreranno nuove idee per innovare e far crescere il business attraverso l'IT saranno determinanti doti come la creatività e la determinazione a superare l'inerzia aziendale.

Cose da fare di più

4) Aiutare le risorse umane a diventare strategiche: gli strumenti socio-tecnologici come le sociale network, la collaborazione, il lavoro remoto e il web 2.0 fanno aumentare l'interazione e la creazione di valore da parte delle persone.

5) Migliorare l'esperienza di business stando al front-office: tutte le persone dello staff IT dovrebbero lavorare almeno una settimana all'anno in una posizione che consenta di venire a stretto contatto con la realtà del business dell'azienda.

6) Ristabilire la visibilità della spesa in tecnologia dell'azienda.

Cose da smettere di fare

7) Restituire i risparmi ottenuti con le efficienze di costo: nel lungo periodo la strategia di ridurre i costi IT danneggia la crescita e conduce a investimenti insufficienti nelle infrastrutture. E comunque i risparmi ottenuti vanno utilizzati per investire in IT.

8) Trattare l'IT governance come se fosse una procedura.

9) Farsi ossessionare dai dettagli tecnologici, come per esempio tutto il rumore intorno a Microsoft Vista: distrae tempo, attenzione ed energie da questioni più importanti.

Una cosa da imparare

10) Impadronirsi delle nuove tecnologie che guidano i trend: in particolare la stampa 3D, i tool di analisi delle informazioni sociali, i più recenti linguaggi di programmazione di alto livello e le comunità virtuali.


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